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L’inesauribile leggerezza dell’esistenza umana

L’inesauribile leggerezza dell’esistenza umana

Dal 20 al 25 agosto 2023 è andata in scena la quarantaquattresima edizione del Meeting di Comunione e Liberazione (CL) a Rimini, roccaforte del movimento cattolico fondato da don Luigi Giussani nel lontano 1954, inizialmente come ramo dell’Azione Cattolica, quella da cui può salvarti, secondo la canzone, solo una sana e consapevole libidine.

Libidine che deve aver colto, in maniera irrefrenabile, il responsabile provinciale dell’Emilia Romagna di Gioventù Studentesca “Don Giussani”, arrestato (proprio alla vigilia dell’incontro!) sabato 19 agosto, con l’accusa di aver abusato di una ragazzina di 14 anni durante un ritiro spirituale, in seguito all’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip Vinicio Cantarini.

Il titolo dell’edizione 2023, ispirato ai primi scritti del fondatore di CL, recitava: “L’esistenza umana è un’amicizia inesauribile”, un invito a riscoprire il valore dell’amicizia e della socialità nell’esistenza di ogni essere umano; parole che devono essere state prese un po’ troppo alla lettera dal libidinoso, ma non sano, né tantomeno consapevole educatore di Gioventù Studentesca.

Il Meeting allestito, come di consueto, all’interno della Fiera di Rimini su una superficie di 140mila metri quadri ha ospitato oltre 100 convegni con più di 400 relatori, 16 mostre, un villaggio ragazzi e varie attività sportive. Al centro dell’area espositiva è stata collocata dalla Fondazione Palazzo Albizzini Collezione Burri di Città di Castello la più grande tela mai realizzata dall’artista Alberto Burri, il Sacco del 1969, realizzata per il fondale del primo atto della pièce teatrale L’avventura di un povero cristiano, tratta dall’omonimo romanzo di Ignazio Silone.

Nell’ambito del progetto “Parola ai giovani”, ideato dal cantautore siciliano Giovanni Caccamo, la Collezione di arte contemporanea dei Musei Vaticani ha proposto l’esposizione “La forma delle parole”, nella quale 12 artisti contemporanei hanno raffigurato altrettante parole-chiave scelte da giovani under 35… A ottobre 2023 le opere realizzate dagli artisti saranno battute ad un’asta col fine di raccogliere fondi a supporto della “mission” Empowering people and communities dell’Andrea Bocelli Foundation, Ente Filantropico.

Dopo la messa inaugurale celebrata dal cardinale e presidente della Conferenza episcopale italiana Matteo Zuppi, si è svolta la prima tavola rotonda dal titolo: “Fratelli tutti. Testimonianze di un’amicizia operativa sulle orme di Papa Francesco”, animata dallo stesso presule. Guardando il coloratissimo manifesto dell’edizione di quest’anno che fa il paio col logo in stile rainbow washing del Giubileo 2025, si presume che quel “fratelli tutti” voglia essere inclusivo di tutti i generi e di tutti gli orientamenti sessuali…

A monsignor Giuseppe Baturi, segretario generale della Cei, è stato invece affidato, nel primo pomeriggio di lunedì 21 agosto, il tema centrale che dà il titolo alla Convention 2023, l’amicizia. Un’amicizia che si vuole tra i popoli e che cerca di realizzarsi nell’incontro con “il diverso” (?), mentre tutt’intorno regna la paura di una società debilitata dalla pandemia, dai venti di guerra e dalle ondate migratorie sempre più massicce. A tale proposito il presidente della Fondazione Meeting, Bernhard Scholz, aveva auspicato, nell’imminenza del raduno, una maggiore collaborazione tra i Paesi europei sui temi dell’immigrazione. Una solfa già sentita un miliardo di volte. Comunque sia, più che l’amicizia tra i popoli è emersa, come al solito, la fitta trama di amicizie da consolidare tra politici di ogni schieramento, esponenti del mondo economico ed imprenditoriale, del gotha finanziario, del panorama culturale ed ecclesiastico, italiano e non. Sui palchi della Fiera di Rimini si sono alternati nelle diverse giornate i ministri: Giorgetti (Economia), in videocollegamento; Calderone (Lavoro), Schillaci (Salute), Urso (Imprese e Made in Italy), Fitto (ministro degli Affari europei), Roccella (ministro della Famiglia), Tajani (Esteri), Salvini (Infrastrutture), Pichetto Fratin (Ambiente) e il ministro dell’Istruzione Valditara. Martedì 22 ha parlato anche il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano. Tra i governatori, lunedì 21 agosto, sono intervenuti quelli di Marche e Umbria, Acquaroli e Tesei. Mercoledì 23, oltre alla presenza dell’ad di FS (Ferrovie dello Stato) Ferraris e del presidente dell’ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani), nonché sindaco di Bari, Decaro – che ha sottolineato l’impatto sui comuni della cosiddetta accoglienza diffusa – è stata la volta degli altri governatori tra cui: Toti (Liguria), Bonaccini (Emilia Romagna) – il più preoccupato, visto il niet di Meloni alla richiesta di fondi per la sua regione disastrata – Fedriga (Friuli Venezia Giulia), Fontana (Lombardia) e Schifani (Sicilia). Tra i vari temi affrontati, la previdenza sociale (che con questa denatalità, dice Giorgetti “nun se ppò ffà”), il patto di stabilità europeo, le Infrastrutture e il PNRR (a proposito: nel CdM del 7 agosto, prima della pausa estiva, era stato approvato col decreto omnibus lo stop al tetto di 240mila euro per i compensi massimi dei manager della società concessionaria per il Ponte sullo Stretto), la sostenibilità ambientale e gli approvvigionamenti energetici. A riguardo, presso la mostra d’arte contemporanea, uno dei partner commerciali del Meeting, Terna (il monopolista italiano della rete elettrica, controllato al 29,8% dal Tesoro tramite Cdp Reti SpA) ha esposto l’opera artistica “Driving Energy”, già presentata al Padiglione Italia durante Expo 2020 Dubai, un’installazione o meglio, una robaccia realizzata con materiali “sostenibili” ed elementi della rete elettrica riciclati a significare la transizione energetica. Altri temi principali sono stati ovviamente l’accoglienza (termine quantomai ossimorico con questo governo) e il lavoro. Nella giornata di mercoledì 23, aperta dall’ad di Eni, Claudio De Scalzi, la presidente della Corte Costituzionale Sciarra è stata la relatrice del convegno “Il lavoro al centro della democrazia” (si badi bene: il lavoro, non i lavoratori), tenutosi a mezzogiorno all‘Auditorium isybank D3 e introdotto da un’altra figura di spicco della Lobby di Dio, Giorgio Vittadini, presidente della Fondazione per la Sussidiarietà.

Giovedì 24 agosto, si è parlato di “sicurezza alimentare” con Matteo Zoppas, presidente dell’ICE (Istituto nazionale per il Commercio con l’Estero) e Massimiliano Giansanti, presidente di Confagricoltura (più interessati alla sicurezza della partnership con un mercato gigantesco come quello africano). Su invito dell’Intergruppo per la Sussidiarietà presieduto da Maurizio Lupi – il gruppo bipartisan che vide la luce esattamente vent’anni fa, a settembre 2003, su iniziativa di 7 deputati (tra cui Lupi e Alfano per il Centrodestra e Letta e Bersani del Centrosinistra) e dell’allora senatrice e sottosegretario al welfare Grazia Sestini di Forza Italia – sono intervenuti a “ravvivare” il confronto sulle riforme: Boccia (PD), Boschi (Iv), Foti (FdI), Lupi (Nm), Mulé ((FI), Patuanelli (M5S) e Romeo (Lega).

La chiusura della kermesse ciellina, venerdì 25 agosto, è toccata al presidente della Repubblica Mattarella, dopo che la sua ultima scappata in quel di Rimini risaliva oramai al 2016… anno in cui, a fine marzo, il giudice monocratico del Tribunale di Rimini assolse i vertici della Fondazione Meeting per l’amicizia tra i popoli rinviati a giudizio per una vicenda legata alle contribuzioni pubbliche al grande summit annuale di CL risalente agli anni 2009-2010 ed esplosa nel dicembre 2012. Attraverso alcuni rapporti commerciali intervenuti tra la Fondazione Meeting e alcune società controllate dalla Compagnia delle opere (Cdo), il braccio economico-operativo di CL, furono ottenuti illecitamente contributi pubblici dalla Regione Emilia Romagna, dall’Agenzia di marketing turistico della riviera di Rimini, dalla Camera di Commercio di Rimini e dal Ministero dei beni culturali “inducendo in errore gli enti circa la sussistenza di un passivo di bilancio della stessa fondazione”. Assolti perché il fatto non sussiste, l’amministratore, il direttore generale ed il responsabile amministrativo della Fondazione Meeting, avevano sempre respinto le accuse, nonostante la restituzione dei fondi, a febbraio 2013, che, secondo la Procura di Rimini erano stati ricevuti fraudolentemente…

Mastro Tetta

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